Le distinzioni tra acqua minerale e acqua micro-filtrata non sono ben note a
tutti. Tuttavia, le differenze sono molteplici, per l'origine, le caratteristiche
intrinseche e i processi di controllo a cui sono soggette.
Per comprendere meglio queste differenze, ecco alcune informazioni
dettagliate
Le acque minerali costituiscono una realtà unica:
Mentre l'acqua micro-filtrata è ottenuta attraverso l'uso di apparecchiature professionali o caraffe filtranti che trattano l'acqua potabile proveniente dalla rete idrica cittadina, destinata al consumo umano. Esistono diverse tipologie di apparecchiature, dalle domestiche alle installate che producono acqua liscia o gassata. I filtri di queste apparecchiature possono influenzare il colore, la limpidezza, e soprattutto caratteristiche chimiche e microbiologiche e il gusto dell'acqua che esce dai rubinetti.
Le acque minerali sono soggette a rigorosi controlli giornalieri e devono
rispettare i criteri microbiologici e chimici per garantire la loro purezza e
costanza nel tempo. Gli enti di regolamentazione e le aziende produttrici
effettuano controlli regolari sulla sorgente e sugli impianti di imbottigliamento,
ma anche nei depositi e nei punti vendita. Un’acqua minerale con anche solo un
parametro fuori del limite fissato dalla legislazione, perde il riconoscimento
ministeriale e non può più essere commercializzata.
Attualmente, in Italia, non c’è un prodotto alimentare più sorvegliato.
La loro composizione è stabile e garantita, è sufficiente leggere l’etichetta
apposta sulla bottiglia per sapere quello che l’acqua minerale contiene
esattamente.
Il gusto di ciascuna acqua minerale è il risultato della sua composizione in sali
minerali ed oligoelementi.
Al contrario, l'acqua micro-filtrata è sì soggetta a controlli da parte delle ASL,
ma la normativa non ne definisce la frequenza. I proprietari possono scegliere
di effettuare ulteriori controlli tramite laboratori esterni o kit specifici, che però
consentono la determinazione solo di alcuni parametri chimici.
È fondamentale gestire e mantenere correttamente le apparecchiature di
filtraggio per garantire la conformità ai requisiti di legge e la sicurezza igienica
dell'acqua.
Ma ciò non è sempre verificato e mantenuto nel corso del tempo
“L’acqua micro-filtrata non è sempre potabile”: l’attacco di Mineracqua
contro i ristoranti che abbandonano le bottiglie di acqua minerale.
Secondo il vicepresidente di Mineracqua, Ettore Fortuna, l'acqua microfiltrata non è sempre potabile.
I filtri possono alterare la composizione chimica naturale dell'acqua,
compromettendo la sua potabilità e aumentando la presenza di sodio. Inoltre, i
filtri a osmosi inversa possono trasformare l'acqua potabile in acqua distillata,
non adatta al consumo umano.
Fortuna pone poi l’accento anche su un problema di trasparenza nei confronti
del cliente “che spesso ordina, ad esempio, acqua frizzante pensando che gli
verrà servita acqua minerale frizzante e, in effetti paga come se lo fosse, ma in
realtà sta bevendo acqua del rubinetto filtrata”.
Il vicepresidente aggiunge che l’imbottigliamento delle acque micro-filtrate
presenta anche altre problematiche che l’acqua minerale, che viene
imbottigliata in ambienti sterili, non ha.
L'acqua è essenziale per la salute, e comprendere le differenze tra le varie tipologie disponibili può aiutare a fare scelte più informate e adatte al proprio organismo.
*residuo fisso = espressione che non indica una qualità superiore dell’acqua
minerale, ma solo la quantità di sali minerali e oligoelementi contenuti in un litro.
A seconda della concentrazione, più o meno intensa, di questi elementi le
diverse acque minerali possono essere più o meno adatte al proprio organismo.
Il residuo fisso permette di identificare la tipologia delle acque minerali in commercio, misurando la quantità di minerali presenti in un litro di acqua dopo essere stata sottoposta a evaporazione a 180°. Grazie al residuo fisso, è possibile stilare una classificazione dettagliata dei vari tipi di acqua, che si distinguono in:
Il sodio è un minerale cruciale per l'equilibrio idrico ed osmotico del corpo.
Le acque ricche di sodio sono consigliate per reintegrare sali minerali persi
durante attività fisica intensa, ma dovrebbero essere evitate in caso di
ipertensione o problemi renali.
Le acque a basso contenuto di sodio sono consigliate per coloro che hanno
problemi di ipertensione o altre patologie cardiovascolari.
In generale, opta per un'acqua ricca di sodio durante l'attività fisica intensa o in
caso di perdite di liquidi elevate. Invece, preferisci un'acqua a basso contenuto
di sodio se hai problemi cardiovascolari, diabete o ipertensione, poiché troppo
sodio può aumentare la pressione sanguigna.
Comprendere le caratteristiche dell'acqua disponibile può contribuire a
mantenere un corretto equilibrio idrico e sodico nel corpo, promuovendo così la
salute generale.